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L’Azienda Agricola Scotti vi mostra come viene gestito il suo allevamento galline ovaiole biologiche. Un ambiente sano e sicuro per il nostro bestiame.
L’Azienda Agricola Scotti è molto fiera del suo allevamento di galline ovaiole biologiche. Un sistema di produzione rigorosamente ecosostenibile, pensato per il massimo rispetto dell’animale e per l’ottenimento di un prodotto sano. Nondimeno, un processo molto soddisfacente in termini di quantità di produzione.
Come è nato l’allevamento
L’allevamento di galline ovaiole biologiche non è stato sempre parte delle attività di Azienda Agricola Scotti. É stato introdotto dalla terza generazione della famiglia Scotti, con i cugini Giorgio e Sergio, che hanno voluto estendere la produzione a ortaggi, cereali e, per l’appunto, galline ovaiole. Il tempo ha finito per dare ragione a questa decisione, come dimostrano le ultime ricerche ICE-SANA 2016. Le uova rientrano infatti nella top ten dei prodotti biologici acquistati dalle famiglie in Italia, almeno una volta dal 53%. Coldiretti Lombardia inoltre afferma come un terzo della produzione nazionale avvenga proprio dal territorio lombardo.
Cosa caratterizza il nostro allevamento
L’allevamento di galline ovaiole biologiche dell’Azienda Agricola Scotti è pensato prima di tutto per garantire le migliori condizioni per il bestiame. Un animale sano offrirà un prodotto sano. Nondimeno, il rispetto per la natura è ciò che ci siamo sempre posti come obiettivo.
Le nostre galline dispongono prima di tutto di un ampio spazio verde in cui poter razzolare e nutrirsi. Questo permette loro di non soffrire dello stress della permanenza negli spazi limitanti del pollame. Per favorirne ulteriore rilassamento, abbiamo dotato le nostre strutture di efficaci sistemi antistress, costituiti da masse di paglia sospese. Per finire, forniamo al nostro bestiame una selezione di mangimi naturali, ed abbiamo disposto un efficace sistema di climatizzazione.
Come in ogni aspetto del suo lavoro, l’Azienda Agricola Scotti si preoccupa prima di tutto dell’aspetto qualitativo della sua produzione. Fattore che passa indissolubilmente dalla cura per l’ecosistema.